Lorenzo Marini Group stringe una partnership con l’agenzia Well Comm Torino e dà vita così ad una nuova divisione, dedicata alla comunicazione del settore healthcare.
Il gruppo fondato da Lorenzo Marini, e di cui è partner e generale manager Ezio Campellone, ha raggiunto un accordo dunque con l’agenzia di comunicazione specializzata nel settore farmaceutico guidata dal Ceo Massimo Salata. Well Comm Torino vanta una lunga esperienza su clienti quali Menarini, Pfizer, Dompè, Sanofi Aventis, Glaxo SmithKline, Abiogen Pharma, Alfa Wassermann, Chiesi, Equilibria, Novartis, Roche e Ministero della Salute.
Al momento la partnership è puramente operativa ma non è escluso che presto l’accordo possa tramutarsi anche in un’operazione societaria, con l’ingresso di Lorenzo Marini Group nel capitale di Well Comm Torino con una quota di minoranza
Con questa nuova società Lorenzo Marini Group amplia dunque il servizio che può offrire al mercato, diventando sempre di più un gruppo indipendente e rilevante nello scenario della comunicazione italiana. Sono sei le società legate al gruppo che spaziano dall’advertising al digital, dal media alle relazioni pubbliche e al below the line.
Con l’ingresso di Well Comm Torino sale infine a 70 il numero degli addetti, mentre Lorenzo Marini Group potrà contare su una nuova sede operativa a Torino.
“La comunicazione nel settore farmaceutico è sempre più presente e importante nella vita delle persone ed è oggi, a tutti gli effetti, trattata come un prodotto di largo consumo”, afferma Lorenzo Marini, Ceo e Direttore Creativo di Lorenzo Marini Group. “Conosco Massimo Salata da molti anni e posso garantire che ci sono pochi esperti come lui nel settore della comunicazione farmaceutica. Ed è proprio per questo che l’unione di creatività e competenza specifica ci porta ad essere un player molto significativo nel settore”.
“La scelta di avere un partner come Lorenzo Marini Group – continua Massimo Salata – nasce dal fatto che la creatività nel settore farmaceutico non ha finora espresso il suo potenziale per affermare sempre di più i brand presso le persone. Si tratta di una comunicazione abbastanza stereotipata che richiede, nel rispetto dei disciplinari del Ministero della Salute, maggiore propositività, per capitalizzare gli investimenti nel tempo e rendere distintive le comunicazioni”.